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Tech4Lib: il progetto di economia circolare per il recupero delle batterie esauste

Tech4Lib è il nuovo progetto guidato da UNIBS, finanziato da Fondazione Cariplo, che mira a sviluppare una tecnologia innovativa e sostenibile per il recupero delle batterie.

IL CONTESTO

Per raggiungere la neutralità delle emissioni di gas serra nei settori dei trasporti e dell'energia elettrica, è essenziale integrare le due aree. Le batterie rivestono un ruolo fondamentale poiché possono contribuire al 30% della riduzione delle emissioni di carbonio necessarie in entrambi i settori. In particolare, le batterie litio-cobalto giocano un ruolo cruciale nel perseguire gli obiettivi di transizione ecologica. Tuttavia, con l'avanzare delle tecnologie per i veicoli elettrici, si prevede l'esaurimento delle risorse di questi materiali entro 30 anni. Pertanto, è indispensabile sviluppare nuove tecnologie per il recupero sostenibile di litio e cobalto dalle batterie esauste.

In questo contesto, l'Università degli Studi di Brescia (UNIBS) ha sviluppato il progetto Tech4lib - Low-energy technologies for circular economy of spent lithium-ions batteries based on enhanced microwave effects - che propone la messa a punto di una tecnologia innovativa e sostenibile per il riciclo delle batterie, basata sull'utilizzo di microonde, che è stata selezionata dall'EIT RAW MATERIALS come una delle più promettenti in ambito di economia circolare.

IL PROGETTO

Il progetto, avviato il 1° marzo 2023 e in programma fino al 31 agosto 2025, ha l'obiettivo di sviluppare una catena del valore competitiva, circolare, sostenibile e sicura per le batterie agli ioni di litio (LIB). La sua principale finalità è proporre una soluzione tecnologica innovativa e sostenibile per stabilire un approccio di economia circolare riguardante le materie prime necessarie alla produzione delle LIB. Il riciclaggio dei componenti delle batterie riveste un'importanza cruciale, sia dal punto di vista dei materiali che da quello ambientale.

Ciò è particolarmente fondamentale in questo momento, in attesa che l'industria delle batterie possa sviluppare soluzioni di stoccaggio sostenibili che supportino la transizione energetica.

OBIETTIVI DEL PROGETTO 

Gli obiettivi primari che si pone questo progetto sono:

- La messa a punto di una tecnologia innovativa carbotermica a basso impatto ambientale per il recupero dei metalli preziosi da batterie al litio esauste;
- L'utilizzo di acidi prodotti da scarti alimentari, piuttosto che di acidi commerciali, per il recupero dei metalli in soluzione;
- La produzione di materiali riciclati di elevato interesse per il mercato allo scopo di potenziare la circolarità stimolando l’uso di materie prime seconde al posto del materiale vergine;
- La proposta di una valida soluzione al problema della scarsità di materie prime necessarie per la transizione energetica in Italia;
- La riduzione al minimo degli scarti di processo;
- La valutazione della sostenibilità ambientale di una “filiera pilota” finalizzata al recupero e valorizzazione innovativa e sostenibile di tali rifiuti/risorse.

RISULTATI ATTESI

I risultati rivestiranno una fondamentale importanza per il mercato lombardo delle batterie, poiché consentiranno di recuperare le materie prime dai rifiuti anziché dipendere dalle costose estrazioni minerarie. 

L'impatto si preannuncia notevole anche dal punto di vista tecnologico: sarà il primo progetto a sviluppare una nuova tecnologia, selezionata dal Consorzio UE per le Materie Prime come una delle più promettenti per il recupero delle materie prime nel prossimo futuro. Questo riconoscimento attesta l'importanza del contributo fornito dal progetto alla transizione verso un'economia circolare e sostenibile.

La tecnologia in fase di sviluppo potrebbe avere un impatto molto più ampio, non solo nel recupero delle batterie esauste ma anche in diversi altri processi chimici che possono trarre vantaggio dalle microonde per migliorare l'efficienza energetica delle riduzioni carbotermiche.

I PARTNER

I partner di progetto sono: 

Università degli Studi di Brescia (coordinatore);
Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM);
Scuola Superiore Sant’Anna.

LE2C è responsabile della comunicazione e della diffusione delle attività e dei risultati del progetto.

Per ulteriori approfondimenti visita il sito dedicato. 

Progetto finanziato da: 

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