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Sabato 19 Giugno 2021

Microinquinanti Emergenti: avviata la seconda fase del progetto

Il Gruppo di Lavoro sui Microinquinanti Emergenti e prioritari (GdL-MIE) ha ripreso a lavorare sulla seconda fase del progetto con l'obiettivo di affrontare in modo più ampio e dettagliato il problema crescente dei microinquinanti e delle microplastiche.

L’inquinamento chimico rappresenta un problema planetario di cui ancora oggi non ne conosciamo appieno le conseguenze sull’uomo e l’ambiente. Tuttavia, manca una sufficiente informazione sulle migliaia di molecole (quasi 100000) presenti nel mercato, delle quali solo per lo 0,5 % conosciamo a sufficienza proprietà ed effetti.

La conoscenza della presenza nell’ambiente di queste sostanze rappresenta il punto cruciale per dedurre, incrociando pericolosità e esposizione, il rischio per l’uomo. In particolare, il problema delle microplastiche rappresenta un fenomeno fortemente in crescita in questi ultimi anni, la cui presenza nell’ambiente è ancora condizionata da pochi dati, spesso difficilmente comparabili e con differenze di ordini di grandezza.

Il progetto Micorinquinanti Emergenti

Il Cluster che è sensibile alle tematiche emergenti legate all’inquinamento del ciclo delle acque, nell’ambito dell’area di competenza Water Energy Nexus, nel 2018 ha proposto a Regione Lombardia un Gruppo di Lavoro sui “Microinquinanti emergenti e prioritari” (GdL-MIE) con l’obiettivo di ottenere un’immagine dello stato delle conoscenze sulla presenza e diffusione di microinquinanti emergenti e prioritari in Lombardia, attraverso il coinvolgimento di Università, Enti di Ricerca e aziende del Servizio idrico integrato. I risultati dell’indagine sono stati raccolti nel Report “Inquinanti Emergenti. Quadro delle conoscenze sulla presenza, le tecnologie di contenimento e lo stato della ricerca su microinquinanti e microplastiche nei compartimenti acquatici lombardi”, pubblicato nel settembre 2020, che dà un quadro delle conoscenze sui microinquinanti emergenti, illustrando una sintesi della conoscenza disponibile e mettendo in luce le criticità delle conoscenze nei comparti acquatici considerati (acque sotterranee, potabili, reflue, fiumi, laghi, sedimenti, matrici biologiche).

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Attualmente il Cluster si vede impegnato nel coordinamento della procedura di inserimento dei dati raccolti nell’ambito del progetto, da parte dei Data Owner, nella piattaforma IPCheM (Information Platform for Chemical Monitoring), voluta dalla Commissione Europea e sviluppata dal JRC (Joint Research Centre in Ispra). Il portale è dedicato alla condivisione dei dati ma soprattutto alla loro messa in comune nella Unione Europea nei settori del monitoraggio ambientale, bio-monitoraggio umano, alimenti e mangimi, prodotti e aria indoor.

Infine, con l’obiettivo di continuare a contribuire alla definizione di strategie gestionali per la protezione dell'ambiente, il Tavolo di Lavoro Microinquinanti Emergenti ha ripreso a lavorare sulla seconda fase del progetto che, partendo dai risultati ottenuti e pubblicati e dai gap evidenziati, possa affrontare in modo più ampio e dettagliato la questione legata alla diffusione di microinquinanti e microplastiche nell’ambiente acquatico lombardo.

Scarica QUI il Report completo "Inquinanti Emergenti". 

Per ulteriori informazioni relative al progetto "Microinquinanti Emergenti", visita il sito dedicato

Se sei interessato alle attività svolte o ad unirti al Gruppo di Lavoro contattaci scrivendo a: info@energycluster.it!

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